Insalata rustica detox

Questa insalata rustica detox è un ottimo piatto unico, che ci disintossica dagli stravizi del fine settimana e delle feste in generale. Composta da ingredienti di stagione, questa insalata rustica detox è ricca di: vitamine, sali minerali, antiossidanti, ed acidi linoleici (omega 3 e omega 6). Tutti alimenti dalle innumerevoli proprietà benefiche. E’ condita semplicemente con una emulsione di olio, aceto di mele balsamico, succo di melagrana, un pizzico di sale e semi di papavero.

Per 4 persone

Preparazione 15′

Ingredienti:

2 mele
80 grammi di noci
2 melagrana
2 manciate di semi di papavero
sale
1 cucchiaio di olio Evo
2 cucchiai di aceto balsamico di mele
succo di limone
succo di metà melagrana

Procedimento:

Pulite le due mele e tagliate a fette sottili, per evitare che scuriscano, bagnate con succo di limone.

Sgranate una melagrana e mezza, mentre la metà rimanente spremetela ed ottenete il succo.

Pulite le noci e riducetele a metà.

Preparate l’emulsione per condire, in una ciotola versate l’olio Evo, il succo di melograno, l’aceto balsamico di mela, un pizzico di sale. Sbattete il tutto con una forchetta per qualche minuto.

Su un piatto di portata, disponete prima le mele in cerchio, lasciando un vuoto al centro dove disporre i chicchi di melograno, poi le noci.

Condite con l’emulsione preparata e cospargete con semi di papavero.

Con questo piatto possiamo conciliare una serie di benefici, perché ritroviamo le vitamine e i sali minerali delle mele, gli antiossidanti e la vitamina C della melagrana e l’acido linoleici, omega 3 e omega 6 delle noci. Possiamo utilizzarlo come piatto unico per un’azione “detox”, oppure come un’insalata, in quantità minori, per accompagnare un secondo piatto di proteine.

Curiosità

Il frutto del melograno o melagrana è conosciuto fin dall’antichità, nella mitologia come auspicio di fertilità. Nella cultura ebraica è simbolo di onestà e correttezza, nonché di prosperità, nella Bibbia nel Cantico dei Cantici, si parla della melagrana come simbolo di fertilità, è infatti elencato tra i sette prodotti della terra promessa, in Africa e in India le donne sterili ne bevevano il succo e nella Roma antica le spose venivano acconciate con le sue foglie. Oggi, per questo, è considerato un frutto da servire e proporre come segno ben augurale di prosperità, soprattutto, durante le festività natalizie e durante la notte di San Silvestro.

EL

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